Lunedì 18 Settembre 2017
Nella mia testa riecheggiano le parole di un amico di vecchia data: «Li tenemmo per una settimana in piazza». Certamente le parole non saranno state esattamente quelle, la mia mente avrà provveduto più e più volte a riadattarle alla mia forma mentis, con il solo fine di mantenere in me vivo il ricordo. Ed altrettanto certamente non rispecchieranno propriamente la verità dei fatti realmente accaduti. Un po' come tutte le parole dette in questo gioco, no?
Ma perché mantenere vive quelle parole? A cosa le ricollega la mia mente? Così, prive di contesto, seppur in ambito metiniano, risultano difficili da comprendere.
Correva l'anno 2013, o 2012, non riesco a ricordare con lucidità. L'amico in questione, tale GreenWizard, mi aveva da poco introdotto nel mondo di Bamboo.
Ma perché mantenere vive quelle parole? A cosa le ricollega la mia mente? Così, prive di contesto, seppur in ambito metiniano, risultano difficili da comprendere.
Correva l'anno 2013, o 2012, non riesco a ricordare con lucidità. L'amico in questione, tale GreenWizard, mi aveva da poco introdotto nel mondo di Bamboo.
Sfuocati e rapidi fotogrammi balenano e scompaiono nelle camere della mia psiche
Il regno di Chunjo affollato
Le numerose bancarelle che intralciano il cammino
Il nome «Shinsei» sopra la testa di GreenWizard
Il regno di Chunjo affollato
Le numerose bancarelle che intralciano il cammino
Il nome «Shinsei» sopra la testa di GreenWizard
«Li tenemmo per una settimana in piazza», ecco, è questo il punto focale dell'articolo, e la suddetta frase si ricollega ad una rivoluzione avvenuta in ambito di Metin2 e dei suoi retroserver, rivoluzione che ha cambiato il modo di confrontarsi tra i giocatori.
Mi sto dilungando eccessivamente con la premessa, però ritengo d'obbligo ringraziare l'autore di un post apparso alcuni giorni addietro nel forum, il quale mi ha fornito lo spunto per scrivere l'articolo che state leggendo. (Qui sotto, lo screen del post dell'autore sopracitato)
Tralasciando il tono da golpista psyco in stile Hitchcock, come giustamente ci fa notare YellowZ, (qui sotto, lo screen del post dell'autore poc'anzi citato)
tutto ciò strappa quantomeno un sorriso, eppure ritengo che ciò che RenzoElucy dica, non sia del tutto errato. Egli asserisce che la tendenza dei giocatori ad individuare in Jinno il centro del mercato abbia causato l'estinzione delle invasioni, ed aggiungo io delle risse. Tale affermazione, a parer mio, è inconfutabile. E le prove di ciò sono date dal fatto che probabilmente nessuno si ricordi di quando sia avvenuta l'ultima invasione/rissa.
Agli albori di Metin2, di Bamboo e di qualsiasi altro server nato in quel periodo, il duello uno contro uno, la rissa sgangherata ai piedi della Torre; nei villi di ogni regno, le invasioni erano all'ordine del giorno. Oggi sono pressoché introvabili. Cos'è cambiato?
Premetto che ritengo che Metin debba essere considerato come un gioco estremamente complesso (nell'accezione più ampia del termine), in cui lo studio dei bonus, degli item e degli equipaggiamenti, i test e le sperimentazioni debbano precedere od accompagnare ogni singolo minuto di nerding atto al miglioramento del proprio personaggio.
Ciò che distingue la situazione metiniana odierna da quella di otto, nove anni addietro è la beata ignoranza che vigeva a quei tempi: estasi da combattimento a maestro perfetto, pietre della difesa regolarmente incastonate sulle corazze di ogni personaggio giocante, una conoscenza approssimativa ed incompleta i bonus degli item, e di conseguenza la fondamentale labile differenza tra PvM e PvP. Tutto ciò permetteva il realizzarsi di un gameplay altamente instabile, nel quale ogni singola scintilla dava vita ad un incendio: risse per la contesa delle colonne, risse dinanzi alla Torre e risse per la contesa dei metin. Risse ovunque. (In cui la differenza sostanziale la faceva l'elevata differenza di livello tra personaggi).
In un momento cronologicamente indefinito ed inindividuabile è emersa nei giocatori la necessità di migliorare i propri equipaggiamenti, dovuta senza alcun dubbio all'insita necessità di progresso dell'uomo (ndr, quanto sono esagerato). La maggiore comprensione del gioco ha via via introdotto drastiche migliorie negli equipaggiamenti, facendo così comparire nella tabella degli obbiettivi dei metiniani il raggiungimento della perfezione. Perfezione che, a livello di equipaggiamento è irraggiungibile. Ed è ciò che rende questo gioco avvincente.
Mi sto dilungando eccessivamente con la premessa, però ritengo d'obbligo ringraziare l'autore di un post apparso alcuni giorni addietro nel forum, il quale mi ha fornito lo spunto per scrivere l'articolo che state leggendo. (Qui sotto, lo screen del post dell'autore sopracitato)
Tralasciando il tono da golpista psyco in stile Hitchcock, come giustamente ci fa notare YellowZ, (qui sotto, lo screen del post dell'autore poc'anzi citato)
tutto ciò strappa quantomeno un sorriso, eppure ritengo che ciò che RenzoElucy dica, non sia del tutto errato. Egli asserisce che la tendenza dei giocatori ad individuare in Jinno il centro del mercato abbia causato l'estinzione delle invasioni, ed aggiungo io delle risse. Tale affermazione, a parer mio, è inconfutabile. E le prove di ciò sono date dal fatto che probabilmente nessuno si ricordi di quando sia avvenuta l'ultima invasione/rissa.
Agli albori di Metin2, di Bamboo e di qualsiasi altro server nato in quel periodo, il duello uno contro uno, la rissa sgangherata ai piedi della Torre; nei villi di ogni regno, le invasioni erano all'ordine del giorno. Oggi sono pressoché introvabili. Cos'è cambiato?
Premetto che ritengo che Metin debba essere considerato come un gioco estremamente complesso (nell'accezione più ampia del termine), in cui lo studio dei bonus, degli item e degli equipaggiamenti, i test e le sperimentazioni debbano precedere od accompagnare ogni singolo minuto di nerding atto al miglioramento del proprio personaggio.
Ciò che distingue la situazione metiniana odierna da quella di otto, nove anni addietro è la beata ignoranza che vigeva a quei tempi: estasi da combattimento a maestro perfetto, pietre della difesa regolarmente incastonate sulle corazze di ogni personaggio giocante, una conoscenza approssimativa ed incompleta i bonus degli item, e di conseguenza la fondamentale labile differenza tra PvM e PvP. Tutto ciò permetteva il realizzarsi di un gameplay altamente instabile, nel quale ogni singola scintilla dava vita ad un incendio: risse per la contesa delle colonne, risse dinanzi alla Torre e risse per la contesa dei metin. Risse ovunque. (In cui la differenza sostanziale la faceva l'elevata differenza di livello tra personaggi).
In un momento cronologicamente indefinito ed inindividuabile è emersa nei giocatori la necessità di migliorare i propri equipaggiamenti, dovuta senza alcun dubbio all'insita necessità di progresso dell'uomo (ndr, quanto sono esagerato). La maggiore comprensione del gioco ha via via introdotto drastiche migliorie negli equipaggiamenti, facendo così comparire nella tabella degli obbiettivi dei metiniani il raggiungimento della perfezione. Perfezione che, a livello di equipaggiamento è irraggiungibile. Ed è ciò che rende questo gioco avvincente.
Gli effetti di questa «corsa alla perfezione» hanno inficiato sul livello di adrenalina del gioco, portando all'estinzione delle invasioni e delle risse, e all'estinzione parziale dei duelli uno contro uno. Lo «staticismo» dei personaggi, come detto, ha provocato l'estinzione delle invasioni e delle risse; situazione inoltre pesantemente aggravata dalla concentrazione del mercato in un unico regno. Ragione per la quale inoltre il mercato è soggetto sempre più soggetto a frequenti svalutazioni degli item base.
Cosa è scaturito da questa ormai longeva situazione? Il momento di gioco ad essere stato notevolmente rivoluzionato è stata la guerra, specialmente su Bamboo. Momento che, a differenza degli 1vs1 e delle risse doveva e deve necessariamente sopravvivere, affinché il gioco non perda il suo intrinseco valore ed insito, complesso senso. Soprattutto in questi anni di rivoluzione digitale e videoludica. Questo perché nelle guerre tra gilde odierne su Bamboo, la quasi-parità degli equipaggiamenti, e la quasi-perfezione di essi, chiama in causa un fattore che riveste il ruolo di ago della bilancia di ogni singolo scontro: la strategia. La strategia infatti prevale ora sulla quasi-perfezione degli equipaggiamenti (entro determinati limiti, ovviamente) ed in alcuni casi la può tranquillamente sopraffare. Nonostante tra le mie parole si possa essere intuito (erroneamente, o forse no) un lieve senso di rammarico per i tempi andati, in questa dimensione finale, credo che il gioco abbia raggiunto il proprio apice di bellezza e di completezza, essendo in grado di sancire le differenze di abilità tra i vari personaggi giocanti.
Risse e duelli sgangherati od il trionfo della strategia? La vostra scelta dipende unicamente dal grado di malinconia per il passato e/o dalla brama di perfezione. Anche se ormai questo gioco ha preso una determinata direzione, difficilmente deviabile, ed in fin dei conti giusta, per i motivi sopra riportati.
Giunto alla fine della stesura di questo mio primo articolo, desidero ringraziare chiunque sia giunto al termine della lettura, i miei colleghi redattori e i membri dello staff che mi hanno accolto a braccia aperte. Ragazzi, un grazie di cuore a tutti voi!
Un saluto,
Shmurda