Al primo tremolar di stelle…
nel vento soave della notte,
…irrequieto, vagavo.
Solidi passi… i miei,
consolidati dalle orme lasciate a terra,
pesanti come il ferro dell’armatura che reggevo.
Spavaldo,
dinanzi quel freddo pungente.
L’alba era giunta,
il buio a poco a poco dissolto.
Il greve armamento, si sgretola... pezzo per pezzo,
sapevan di gelo, le brezze mattutine,
non più succube della mia stessa illusione.
La luce del sole riscaldava già queste gelide terre,
il manto candido che le ricopriva, imponente, è ora cristallino.
to be continued...