Mercoledì 8 Marzo 2017
Il Leggendario Uriel
In un giorno buio e nebbioso, del lontano 1456,
tre figure furono rinvenute sul suolo da un uomo apparentemente minuto e molto anziano.
Il vecchio si avvicinò e con tono affaticato sussurrò agli orecchi dei tre uomini:
«Svegliatevi, so che non siete morti, svegliatevi!»
I tre nomadi udirono le parole del pover uomo, ma la forza mancava ormai nelle loro ossa e nelle loro menti da ormai diversi giorni... niente cibo, niente acqua, niente riposo.
L'uomo, con grande sforzo, raccolse le 3 sagome da terra e le trascinò su un carretto, portandole fino ad un villaggio, nei pressi di un modesto casolare colmo di pozioni e di medicinali vari.
Due giorni dopo, i tre nomadi aprirono gli occhi, ma per due di loro la reazione non fu delle migliori quando scoprirono in che posto si trovassero... non sicuri del luogo, questi chiesero al medico che li ospitò:
«Dove ci troviamo? Chi sei tu?»
Il saggio medico rispose: «Io sono Baek-Go, il medico del villaggio, per il resto dovreste sapere bene dove vi trovate...»
Il terzo uomo esclamò: «Questo è Jinno! Il mio regno... il villaggio in cui son nato e in cui son divenuto guerriero, il regno a cui devo la mia vita!»
I due uomini, a quel punto, ricordarono tutto... ricordarono gli ultimi momenti prima del loro svenimento ed il conseguente ritrovamento da parte del vecchio, sentirono nuovamente il dolore delle ferite inferte loro dagli altri guerrieri.
I tre ripresero nuovamente le loro spade, quando ad un tratto il vecchio che li salvò, li bloccò e disse loro: «Voi tre siete nati per combattere, ma una lotta tra di voi non porterà da nessuna parte... Fuori c'è l'oscurità che ci avvolge in una morsa che diventa sempre più stretta man mano che passano i giorni, le rocce oscure vanno estirpate dal nostro territorio», e battendo il suo bastone a terra fece volar via dal casolare in cui furono curati, i tre nomadi.
A quel punto questi ultimi chiesero all'uomo: «Chi sei tu per dirci cosa fare, vecchio?!»
Ed egli rispose: «Sono Uriel, difensore delle terre selvagge, governatore delle lande perdute, ma soprattutto un uomo che ha trascorso la sua lunga vita a lottare contro colui che è rinomato come "l'irraggiungibile Dio del male", il motivo per il quale oggi la mia pelle si è allentata, la mia carne indebolita, i miei muscoli non esistono, la mia vista è venuta a mancare»
I nomadi, però, dubbiosi della vera forza del vecchio, anche se quasi del tutto persa, chiesero a quest'ultimo una prova. La risposta fu rapida: «Colpitemi con una delle vostre lame»
Il più forzuto dei tre, un lottatore e sovrano dei lupi, proveniente dal regno di Shinsoo, afferrò la sua ascia e colpì in pieno volto il saggio Uriel.
Ma ahimè, sbalorditi restarono tutti quando videro l'ascia frantumarsi insieme agli occhiali del piccolo uomo, rimasto in piedi ed incolume.
I tre si inchinarono subito ai piedi del saggio, che senza perder tempo urlò:
«Non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo, seguitemi!»
Condusse loro nelle grotte più oscure dell'antico regno di Doyyumhwaji, grotte albergate da esseri grigiastri, dei quali potevano notarsi solo le loro ossa. I guerrieri fecero strada al vecchio Uriel, trucidando ogni forma di essere che si imbatté nel loro cammino, fino a che l'oscurità venne a mancare e la luce tornò più tagliente che mai nei loro occhi.
Il tunnel condusse loro a ritrovarsi di fronte ad un uomo che avevano già incontrato prima. Quest'uomo era Yonas, simile al saggio Uriel... Fu proprio quest'ultimo che spiegò ai tre:
«Questo è Yonas, mio cugino... colui che ci condurrà nell'unico labirinto esistente in queste terre»
Yonas, bloccò subito il cugino, però, esclamando: «Alt! Cugino Uriel. Pensi che io debba restare a digiuno anche oggi? Mi occorre denaro per il pranzo, un peperoncino per la mia zuppa notturna e una campanella per la mia nuova pecorella... ahhh, non sai quanto è dolce»
Ottenuto ciò che voleva, il vecchio Yonas fece passare i tre nomadi. Uriel, più frettoloso che mai, urlò con tono spaventato: «Le gemme, dovete raccogliere le gemme, veloci!»
I tre si guardarono con tono afflitto e si buttarono su un mucchio di gemme che era lì nelle vicinanze, ma dopo nemmeno 30 secondi erano tutti a terra senza forze. Il leggendario Uriel si rivelò per quello che in realtà era, fece rialzare i guerrieri e diede loro un buff che permetteva di resistere all'attacco di quaranta legioni di creature oscure.
La compagnia trovò le cinque gemme e proseguì nel suo percorso, distruggendo e ferendo gravemente tutte le creature sul suo cammino, fino ad arrivare di fronte ad Azreal, l'ultimo degli zombie...
Ma, ahimè, lì sopra arrivarono in 3... il guerriero di Chunjo era scomparso.
Tra il dispiacere dei guerrieri di Jinno e Shinsoo, si poteva notare con chiarezza il sorriso del saggio Uriel, che disse loro: «Colui che credete esser morto, in realtà non lo è...»
I tre quindi sconfissero il grande Azreal e tornarono nella propria casa con un ornamento che divenne il simbolo dell'unione tra i tre regni.
Il sovrano di Chunjo, invece, raccolte le cinque gemme e un olio magico, entrò nelle terre infuocate ed insieme alle anime che non appartenevano a questo mondo, messe a disposizione dal saggio Uriel, distrusse ogni forma di energia oscura.
Non riuscì, però, a sconfiggere colui che nemmeno il grande Uriel distrusse molti anni prima.
Razador, guardiano delle fiamme, principe e sovrano della grande fortezza oscura, governatore di Doyyumhwaji.
Le anime donate al guerriero da Uriel si unirono tra di loro, una luce abbagliante fuoriuscì da quell'unione e Razador notò che la figura che si poteva intravedere era simile a quella del suo vecchio nemico... Era proprio lui, Uriel.
Pelle indebolita, corpo mal messo, vista appannata... era tutto un ricordo.
Uriel recuperò la sua forza e dopo uno scontro che durò per ben sei giorni e sei notti, una crepa nel cuore di Razador si aprì, facendo scomparire nel nulla l'intero regno del fuoco e tutte le rocce oscure che accerchiavano i tre regni.
Ciò, però, grazie al sacrificio del divino Uriel e degli avventurieri di Chunjo, Jinno e Shinsoo, che donarono tutte le loro energie al saggio per il combattimento, restando, nel tempo, leggenda.
SERPICO94
Grazie al mio cucciolino pistolino ex H Vanadium per la firma incredibile
'We Are All Mad Here'
Se la gente inizia ad odiarti, vuol dire che stai facendo bene il tuo lavoro.