Mostri dentro o fuori?

  • RACCONTO

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  • Mostri dentro o fuori?

    Lunedì 19 Settembre 2016

    Mostri dentro o fuori?

    "Esisterà la violenza psicologica in linea orizzontale alle persone deboli, ma attenta cara mia,
    debole è una parola abusata in termini negativi."

    Era successo tutto molto velocemente prima di quella calda estate a Jinno. Pandora era una bellissima shamana, che da poco aveva iniziato a destreggiarsi con l'arte del drago: tanto era bella, era anche ingenua.
    Solo l'anno prima conobbe un guerriero di cui si innamorò follemente in brevissimo tempo. All'inizio del caldo mese di agosto si celebrarono delle sfarzose nozze.


    La giovane shamana, completamente accecata dall'amore, con il passare dei mesi e degli anni, finì per essere soggiogata dai capricci e dall'ostilità verso il mondo del marito, fino a diventare una bambola di porcellana svuotata di ogni tratto di personalità; perse i contatti con gli amici di altri regni, e con il tempo, anche con i suoi parenti.
    La routine continuava ad uccidere gli sposi: ormai per il guerriero contava solo il denaro, la giornata era un susseguirsi di rocce metin, giacimenti preziosi e baratti al villaggio, tutto per aumentare il capitale di yang, soldi brillanti che spegnevano le persone.

    La mappa più "spremuta" dagli sposi era la Baia Nefrite, a Pandora in fondo piaceva, guardare il mare le restituiva per qualche minuto quegli occhi brillanti con cui era cresciuta.


    ...
    "Questa roccia metin non si spacca da sola! Muoviti, e smettila di fissare quel mare sporco!"
    "Forse se tu fossi un vero guerriero, non avresti nemmeno bisogno di aiuto!"

    Un abitante degli abissi di Nefrite fu svegliato, tanto le urla erano forti. Si affacciò sul pelo dell'acqua ad osservare la scena: non era la prima volta che vedeva quella shamana. Più e più volte si era fermato ad osservarla mentre lei fissava il mare con occhi vuoti. Stavolta però, gli sembrava diversa. Entrambi gridavano, ed entrambi sembravano piuttosto arrabbiati; lei però faceva uno sforzo non indifferente a difendersi da quelle urla, e lo si poteva notare dalla sua voce spezzata dal pianto.

    I litigi si fecero sempre più frequenti...


    L'abitante degli abissi si affacciava sempre più spesso ad osservare Pandora... Pur consapevole che ai suoi occhi lui era soltanto un Mostro; del resto la Baia ne era piena.
    Passarono i mesi, finché un giorno il Mostro non fu svegliato da un brivido di freddo. Si affacciò come di routine sul pelo dell'acqua, e vide Pandora piangere lacrime di rabbia, che finivano direttamente nell'acqua.
    L'amore fino a quel momento nascosto dentro di lui come sotto la sabbia degli abissi più profondi, uscì fuori con determinazione e speranza.
    "Sono un mostro, un dannato mostro, e lei è di una bellezza eterea."
    Dettaglio trascurabile in confronto al fatto che i due abitassero in due mondi così diversi, che lui non sarebbe potuto nemmeno sopravvivere fuori dall'acqua della Baia.

    Quando era piccolo, negli abissi sentiva sempre una storia... l'abitante più anziano del mare di Nefrite era stato cacciato in una grotta vicino a degli antichi relitti. Per quanto ricordasse il Mostro, questo anziano aveva rovinato delle vite, esaudendo i desideri degli abitanti. Nessuno lo aveva mai visto, ma si narrava che se si faceva scivolare una preziosa perla arcobaleno sull'uscio della sua lunga caverna avrebbe esaudito un tuo desiderio.

    Non si avevano vere testimonianze di questa leggenda, dopo tutto gli abitanti della baia erano un'infinità. Il mostro non ci pensò due volte. Per lui fu una passeggiata procurarsi la preziosa perla negli abissi dove viveva, e si recò subito alla grotta vicino ai relitti.
    Non conosceva le modalità con cui esprimere il desiderio, perciò gettò rapidamente la perla e pensò intensamente.

    "Voglio poter vivere sulla terra ferma, anche se questo mi costasse una metamorfosi. E dato che la vita è breve qua nei fondali, desidero la vita eterna."



    Il mostro chiuse gli occhi, ma non successe assolutamente nulla. Un pò deluso, tornò a riposare dai suoi simili.

    ...
    Un forte boato lo svegliò.
    Passarono alcuni secondi prima che si accorgesse che era lui a causare i boati, gli mancava il respiro, e come d'istinto nuotò velocemente fuori dall'acqua.
    Raggiunse velocemente la riva, esausto e con il fiato mozzato. Fece appena in tempo a specchiarsi nell'acqua, quando sentì delle urla a lui molto familiari.

    Pandora urlava, chiamando spaventata il suo guerriero. Entrambi guardarono con occhi sbarrati lo spettacolo che avevano di fronte.


    Pandora si strinse forte al marito, forte come si strinse il cuore del Mostro in quell'istante.

    "Sparisci, bestia immonda, e sta lontano da mia moglie!"

    Una, due, cento, duecento spadate, e il mostro si accasciò sulla riva, senza energie, mentre il suo corpo spariva assorbito dalla sabbia e dalle piccole onde di quel mare calmo.

    Passò un lasso di tempo indefinito, un sonno senza sogni, da cui si risvegliò il Mostro, rinascendo dalla sabbia e dall'acqua. Con il cuore spezzato, fece appena in tempo a realizzare di non essere morto, prima che un guerriero mai visto prima gli si scagliasse con foga contro: fu inutile difendersi.

    La storia si ripeteva all'infinito, in un vortice creato da amore, egoismo, e leggende che solo chi ne era intrappolato avrebbe potuto raccontare veramente.

    Shamana cura Chunjo ❧ Madness

    Il messaggio è stato editato 1 volta, ultima volta da Dependencia ()..

  • c'è poco da commentare se non per farti tanti complimenti per l'inventiva, parlare di altro che sia inerente al gioco ma che non sia pesante e non susciti polemiche non è facile e soprattutto non fa affatto male ai lettori.. Continua così :lala: .
    Ps: trattate bene le vostre buffer e non prestatele a tutti come se fossero bagasse, hanno un cuore anche loro :yaoming:
    BATTOCCHIO - WAR CORPO - MADNESS
    Ringrazio per la firma Kali
  • Consuel0 top buffer :lala:
    Bellissimo racconto clá <3 ! Non so come tu abbia fatto a partorire un racconto d'amore da metin2 (Delle Buffer) ma cavolo ci sei riuscita più che bene!

    Yellow: "[...]quello inzia un soliloquio"

    Oxhatres: "Un cosa?"

    Yellow:"Un Soliloquio"

    Oxhatres:" Ahah, questa la metto nelle citazioni"

    Yellow:"Guarda che esiste, giuro"

    Oxhatres:"Ahahaha"

    Yellow:" :( "
  • osiride94 ha scritto:

    grohanor123 ha scritto:

    wow.. uno degli articoli più belli secondo me.. in pratica hai fatto tanto con poco (perché metin2 non è che trasmetta chissà quanta fantasia xD ) complimenti 0.o
    è un racconto non un articolo :patpat: ....Bello , molto bello :thumbsup:
    è una redattrice.. °-° comunque poco importa.. i racconti sono racconti di fatti accaduti quindi non è nemmeno un accaduto °L°
  • E' il racconto più patetico (nel senso di pathos), sdolcinato, imbarazzante, offensivo, vergognoso, irrisorio, deludente, degradante, iniquo, opprimente, confuso, sconclusionato, banale, disordinato, fastidioso, urticante ed elementare che io abbia mai letto dall'inizio dei miei tempi. Ci sono talmente tante di quelle elucubrazioni mentali in questo scritto, che Jung, Freud e Deleuze vorrebbero tornare in vita unicamente per affrontare un simile caso patologico. "Aspettando Godot" di Beckett in confronto è un'operetta composta da rifugiati politici, sfiora il non-senso come pochi, forse nessuno. Merita anche la citazione di un film : "E' talmente brutto che somiglia a un capolavoro di arte moderna". E' l'apoteosi dell'inutilità, un insulto all'osceno, una liquidazione della scrittura con un'azione catartica che trova la sua ragion d'essere nella sublimazione di un'eiaculazione spontanea. E tu pensa che di libri, frasi e aforismi aberranti ne ho letti, anche io sono passato da Verga a Sartre, da Paolo Giordano a Elio Vittorini, sfortunatamente. Però, credimi, questo sfocia nell'infinito abisso della mia indifferenza anti-sociale. E' la rappresentazione del ribrezzo.
  • Bamboo4Ever ha scritto:

    Persecutore ha scritto:

    mi sono fermato al titolo
    roba da adolescenti 12 enni :crazy:
    Ah Giampy Giampy, non tutti so poeti come te, occhio che il fuoco che hai dentro ti sta bruciando sempre di più..il cervello o quel poco che ne è rimasto

    Immortalis ha scritto:

    E' il racconto più patetico (nel senso di pathos), sdolcinato, imbarazzante, offensivo, vergognoso, irrisorio, deludente, degradante, iniquo, opprimente, confuso, sconclusionato, banale, disordinato, fastidioso, urticante ed elementare che io abbia mai letto dall'inizio dei miei tempi. Ci sono talmente tante di quelle elucubrazioni mentali in questo scritto, che Jung, Freud e Deleuze vorrebbero tornare in vita unicamente per affrontare un simile caso patologico. "Aspettando Godot" di Beckett in confronto è un'operetta composta da rifugiati politici, sfiora il non-senso come pochi, forse nessuno. Merita anche la citazione di un film : "E' talmente brutto che somiglia a un capolavoro di arte moderna". E' l'apoteosi dell'inutilità, un insulto all'osceno, una liquidazione della scrittura con un'azione catartica che trova la sua ragion d'essere nella sublimazione di un'eiaculazione spontanea. E tu pensa che di libri, frasi e aforismi aberranti ne ho letti, anche io sono passato da Verga a Sartre, da Paolo Giordano a Elio Vittorini, sfortunatamente. Però, credimi, questo sfocia nell'infinito abisso della mia indifferenza anti-sociale. E' la rappresentazione del ribrezzo.
    per quanto riguarda te, se proprio vuoi citare Freud l'unico caso che analizzerebbe sarebbe il tuo da frustrato sessualmente non sviluppato e soprattutto represso. Ti dedico una frase di una canzone di bassi maestro e fabrizio fibra : SIAC... <3
    BATTOCCHIO - WAR CORPO - MADNESS
    Ringrazio per la firma Kali
  • Battocchio ha scritto:

    Immortalis ha scritto:

    E' il racconto più patetico (nel senso di pathos), sdolcinato, imbarazzante, offensivo, vergognoso, irrisorio, deludente, degradante, iniquo, opprimente, confuso, sconclusionato, banale, disordinato, fastidioso, urticante ed elementare che io abbia mai letto dall'inizio dei miei tempi. Ci sono talmente tante di quelle elucubrazioni mentali in questo scritto, che Jung, Freud e Deleuze vorrebbero tornare in vita unicamente per affrontare un simile caso patologico. "Aspettando Godot" di Beckett in confronto è un'operetta composta da rifugiati politici, sfiora il non-senso come pochi, forse nessuno. Merita anche la citazione di un film : "E' talmente brutto che somiglia a un capolavoro di arte moderna". E' l'apoteosi dell'inutilità, un insulto all'osceno, una liquidazione della scrittura con un'azione catartica che trova la sua ragion d'essere nella sublimazione di un'eiaculazione spontanea. E tu pensa che di libri, frasi e aforismi aberranti ne ho letti, anche io sono passato da Verga a Sartre, da Paolo Giordano a Elio Vittorini, sfortunatamente. Però, credimi, questo sfocia nell'infinito abisso della mia indifferenza anti-sociale. E' la rappresentazione del ribrezzo.
    per quanto riguarda te, se proprio vuoi citare Freud l'unico caso che analizzerebbe sarebbe il tuo da frustrato sessualmente non sviluppato e soprattutto represso. Ti dedico una frase di una canzone di bassi maestro e fabrizio fibra : SIAC... <3
    Ominide! Gli Dei come me non hanno bisogno di nessuna forma di celebrazione fallica o alcun segno di virilità. Se avessi avuto bisogno di intaccare la mia purezza celeste, per sincero e tangibile piacere, mi sarei scopato un gruppo di intellettuali femministe di fine anni 70. Prova a farti spiegare dalla tua piccola ed esile fidanzatina quanti grammi di coca pippava il tuo grande amico Freud, prima di permetterti di dialogare con me!
  • Immortalis ha scritto:

    Battocchio ha scritto:

    Immortalis ha scritto:

    E' il racconto più patetico (nel senso di pathos), sdolcinato, imbarazzante, offensivo, vergognoso, irrisorio, deludente, degradante, iniquo, opprimente, confuso, sconclusionato, banale, disordinato, fastidioso, urticante ed elementare che io abbia mai letto dall'inizio dei miei tempi. Ci sono talmente tante di quelle elucubrazioni mentali in questo scritto, che Jung, Freud e Deleuze vorrebbero tornare in vita unicamente per affrontare un simile caso patologico. "Aspettando Godot" di Beckett in confronto è un'operetta composta da rifugiati politici, sfiora il non-senso come pochi, forse nessuno. Merita anche la citazione di un film : "E' talmente brutto che somiglia a un capolavoro di arte moderna". E' l'apoteosi dell'inutilità, un insulto all'osceno, una liquidazione della scrittura con un'azione catartica che trova la sua ragion d'essere nella sublimazione di un'eiaculazione spontanea. E tu pensa che di libri, frasi e aforismi aberranti ne ho letti, anche io sono passato da Verga a Sartre, da Paolo Giordano a Elio Vittorini, sfortunatamente. Però, credimi, questo sfocia nell'infinito abisso della mia indifferenza anti-sociale. E' la rappresentazione del ribrezzo.
    per quanto riguarda te, se proprio vuoi citare Freud l'unico caso che analizzerebbe sarebbe il tuo da frustrato sessualmente non sviluppato e soprattutto represso. Ti dedico una frase di una canzone di bassi maestro e fabrizio fibra : SIAC... <3
    Ominide! Gli Dei come me non hanno bisogno di nessuna forma di celebrazione fallica o alcun segno di virilità. Se avessi avuto bisogno di intaccare la mia purezza celeste, per sincero e tangibile piacere, mi sarei scopato un gruppo di intellettuali femministe di fine anni 70. Prova a farti spiegare dalla tua piccola ed esile fidanzatina quanti grammi di coca pippava il tuo grande amico Freud, prima di permetterti di dialogare con me!
    OMMIODIO COSA MI TOCCA LEGGERE DA UN INETTO DEL GENERE...

    Yellow: "[...]quello inzia un soliloquio"

    Oxhatres: "Un cosa?"

    Yellow:"Un Soliloquio"

    Oxhatres:" Ahah, questa la metto nelle citazioni"

    Yellow:"Guarda che esiste, giuro"

    Oxhatres:"Ahahaha"

    Yellow:" :( "
  • Immortalis ha scritto:

    E' il racconto più patetico (nel senso di pathos), sdolcinato, imbarazzante, offensivo, vergognoso, irrisorio, deludente, degradante, iniquo, opprimente, confuso, sconclusionato, banale, disordinato, fastidioso, urticante ed elementare che io abbia mai letto dall'inizio dei miei tempi. Ci sono talmente tante di quelle elucubrazioni mentali in questo scritto, che Jung, Freud e Deleuze vorrebbero tornare in vita unicamente per affrontare un simile caso patologico. "Aspettando Godot" di Beckett in confronto è un'operetta composta da rifugiati politici, sfiora il non-senso come pochi, forse nessuno. Merita anche la citazione di un film : "E' talmente brutto che somiglia a un capolavoro di arte moderna". E' l'apoteosi dell'inutilità, un insulto all'osceno, una liquidazione della scrittura con un'azione catartica che trova la sua ragion d'essere nella sublimazione di un'eiaculazione spontanea. E tu pensa che di libri, frasi e aforismi aberranti ne ho letti, anche io sono passato da Verga a Sartre, da Paolo Giordano a Elio Vittorini, sfortunatamente. Però, credimi, questo sfocia nell'infinito abisso della mia indifferenza anti-sociale. E' la rappresentazione del ribrezzo.
    Le spieghi anche le cagate che dici? :love:


    "Il Tuo Destino Lo Ridurrò In Cenere!"
  • Chiariamo subito... c'è chi sbaglia con gli insulti, ma c'è anche chi insulta le capacità narrative (e mi pare di aver capito cognitive) di una persona basandosi su un racconto in un forum dove posso spaziare dalle shamane alle ninja, fino ad octavio.
    Veramente, ora risponderò soltanto a critiche ed apprezzamenti costruttivi.
    Shamana cura Chunjo ❧ Madness